Ciao a tutti, oggi vi parlo di un argomento che interessa un po’ tutti ossia la scadenza degli alimenti. Ho preso spunto da un articolo letto sulla rivista “Più sani e più belli” relativo alla scadenza degli alimenti e ho pensato di proporvelo proprio qui, sul mio blog.
Mi è stato molto utile e spero lo sia anche per voi.
Quante volte davanti a un cibo scaduto vi siete chiesti: che faccio lo uso o lo butto?
Nessuno di noi vorrebbe mai gettare del cibo, ma anzi facciamo di tutto per evitare al minimo gli sprechi.
Un consiglio che mi sento di darvi è innanzitutto quello di cercare di acquistare il necessario, di non eccedere con le scorte soprattutto per quanto riguarda il cibo che ha scadenze brevi.
Può rincuorarvi sapere che molti cibi, anche se scaduti, restano buoni, soprattutto se sono stati ben conservati.
Riuscire a recuperare i cibi ci permette di evitare sprechi che, in un periodo di crisi come questo, è un ottimo vantaggio.
La prima regola nella scadenza degli alimenti è di distinguere tra le scritte in etichetta “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro“.
Nel primo caso si tratta di un vero termine tassativo e si applica ad alimenti in cui può verificarsi, dopo tale data, una proliferazione batterica e microrganica e riguarda quindi cibi più deperibili come carne e latticini freschi.
Nel secondo caso abbiamo a che fare con alimenti secchi in cui c’è un limite indicativo per lo più riguardante il decadimento delle qualità organolettiche. Quindi il consumo può protrarsi anche dopo la data indicata.
Di seguito vi mostro nel dettaglio cosa ho letto nell’articolo “la dispensa sotto la lente” riguardo la scadenza alimenti.
- FORMAGGI
Quelli sechi a pasta dura si conservano oltre la data di scadenza. Se si forma della muffa, questa deve essere subito rimossa. Diverso il discorso per i formaggi freschi, il consumo dopo la scadenza non è idoneo. - YOGURT
Tiene ancora per 5-7 giorni, ma diventa acidulo e i fermenti cominciano a morire. Non è nocivo ma meno salutare.
Potete per esempio usarlo per preparare torte e dolci. - LATTE
L’UHT ha una certa tolleranza perché trattato ad alte temperature per impedire la proliferazione batterica; meglio, comunque, non superare il mese. Il latte fresco ha una tolleranza massima di un paio di giorni (se non ha sapore o odore acidi). Dopo potete usarlo per la pulizia del viso. - UOVA
Si possono mantenere ancora per qualche giorno, ma meglio cuocerle.
Se sode si conservano al fresco per 2 giorni. Un altro consiglio che posso darvi per le uova in scadenza: provate a preparare una frolla e conservatela per qualche giorno in freezer. - ACETO, SALE, ZUCCHERO E ACOL
Sono conservanti naturali senza un vero limite di scadenza. - MIELE
Può essere utilizzato anche dopo la scadenza se conservato correttamente; perde le sue caratteristiche organolettiche e cristallizza, ma non fa male. - AFFETTATI
Attenzione soprattutto al prosciutto cotto, che è umido e in breve tempo subisce una degradazione. Se acquistati in busta, gli affettati vanno consumati entro la data indicata. Evitare il consumo di tranci di insaccati se ammuffiti. - SUCCHI DI FRUTTA
Il tmc è di 6-12 mesi, ma dopo 6 mesi il prodotto comincia a perdere sapore. - SCATOLAME
Carne, pesce, pelati, legumi vengono sterilizzati, quindi la conservazione si può protrarre ancora per un paio di mesi dopo la scadenza. - SCADENZA ALIMENTI DI CONSERVE VEGETALI SOTTACETO E SOTTOLIO
Le prime possono resistere ancora per un paio di mesi perché l’aceto le protegge da contaminazioni indesiderate; non le seconde che sono a rischio botulino se consumate dopo la scadenza o mal conservate. E’ importante riporle in frigo dopo l’apertura, e finirle in breve tempo. - PASTA, FARINA , RISO E ALTRI CEREALI, LEGUMI
Resistono per qualche mese dopo la scadenza. Attenzione che non siano infestati da farfalline. E’ consigliabile tenerli in una zona fresca e asciutta per evitare lo sviluppo di muffe. - OLIO
Se di buona qualità, l’extravergine tiene bene anche dopo un paio di mesi dalla scadenza. L’importante è che siano bottiglie scure e che siano conservate al riparo dalla luce e calore. Gli oli di semi spremuti a freddo sono più delicati, soprattutto quelli di lino. - BISCOTTI, CRACKER E PANETTONI
Perdono la fragranza ma sono ancora commestibili per un mese. - CAFFE’, TISANE E TE’
Il problema principale è solo la perdita di aroma (e di proprietà nel caso delle tisane). - PESCE SURGELATO
Si può mantenere ancora per un paio di mesi ma, non va mangiato crudo. Come tutti i prodotti surgelati, va scongelato in frigo per una notte e cucinato in giornata. - SALMONE AFFUMICATO
Non oltrepassare il termine di scadenza (meglio, anzi, anticiparlo un po’).
A volte mi trovo confezioni di salmone in scadenza che non penso di usare, in tal caso lo surgelo e poi lo uso cotto nella pasta. - PASTA FRESCA CONFEZIONATA
Tiene ancora per 3-5 giorni; ma verificarne aspetto e odore prima di cuocerla.
Spero l’articolo vi sia piaciuto, alla prossima!