Ciao a tutti, oggi vi propongo un articolo trovato nella rivista “Più sani e più belli” relativo alla scadenza alimenti.
Mi è stato molto utile e ho pensato che potesse essere utile anche per voi.
Quante volte davanti a un cibo scaduto vi siete chiesti, che faccio lo uso o lo butto?
Molti cibi anche se scaduti restano buoni, soprattutto se sono stati ben conservati.
Riuscire a recuperare i cibi ci permette di evitare sprechi che, in un periodo di crisi come questo, è un ottimo vantaggio.
La prima regola nella scadenza degli alimenti è di distinguere tra le scritte in etichetta “da consumarsi entro” e “da consumarsi preferibilmente entro“.
Nel primo caso si tratta di un vero termine tassativo e si applica ad alimenti in cui può verificarsi, dopo tale data, una proliferazione batterica e microrganica e riguarda quindi cibi più deperibili come carne e latticini freschi.
Nel secondo caso abbiamo a che fare con alimenti secchi in cui c’è un limite indicativo per lo più riguardante il decadimento delle qualità organolettiche. Quindi il consumo può protarsi anche dopo la data indicata.
Ora vi mostro in dettaglio cosa c’è scritto nell’articolo “la dispenda sotto la lente”.
FORMAGGI
Quelli sechi a pasta dura si conservano oltre la data di scadenza. Se si forma della muffa, questa deve essere subito rimossa. Diverso il discorso per i formaggi freschi, il consumo dopo la scadenza non è idioneo.
YOGURT
Tiene ancora per 5-7 giorni, ma diventa acidulo e i fermenti cominciano a morire. Non è nocivo ma meno salutare.
LATTE
L’UHT ha una certa tolleranza perchè trattato ad alte temperature per impedire la proliferazione batterica; meglio, comunque, non superare il mese. Il latte fresco ha una tolleranza massima di un paio di giorni (se non ha sapore o odore acidi). Dopo può essere usato per la pulizia del viso.
UOVA
Si possono mantenere ancora per qualche giorno, ma meglio cuocerle.
Se sode si conservano al fresco per 2 giorni.
ACETO, SALE, ZUCCHERO E ACOL
Sono conservanti naturali senza un vero limite di scadenza.
MIELE
Può essere utilizzato anche dopo la scadenza se conservato correttamente; perde le sue caratteristiche organolettiche e cristallizza, ma non fa male.
AFFETTATI
Attenzione soprattutto al prosciutto cotto, che è umido e in breve tempo subisce una degradazione. Se acquistati in busta, gli affettati vanno consumati entro la data indicata. Evitare il consumo di tranci di insaccati se ammuffiti.
SUCCHI DI FRUTTA
Il tmc è di 6-12 mesi, ma dopo 6 mesi il prodotto comincia a perdere sapore.
SCATOLAME
Carne, pesce, pelati, legumi vengono sterilizzati, quindi la conservazione si può protarre ancora per un paio di mesi dopo la scadenza.
SCADENZA ALIMENTI DI CONSERVE VEGETALI SOTTACETO E SOTTOLIO
Le prime possono resistere ancora per un paio di mesi perchè l’aceto le protegge da contaminazioni indesiderate; non così le seconde, che sono a rischio botulino se consumate dopo la scadenza o mal conservate. E’ importante riporle in frigo dopo l’apertura, e finirle in breve tempo.
PASTA, FARINA , RISO E ALTRI CEREALI, LEGUMI
Resistono per qualche mese dopo la scadenza. Attenzione che non siano infestati da farfalline. E’ consigliabile tenerli in una zona fresca e asciutta per evitare lo sviluppo di muffe.
OLIO
Se di buona qualità, l’extravergine tiene bene anche dopo un paio di mesi dalla scadenza. L’importante è che siano bottiglie scure, al riparo dalla luce e calore, che potrebbero causare un’ossidazione non percepibile al gusto. Gli oli di semi spremuti a freddo sono più delicati, soprattutto quelli di lino.
BISCOTTI, CRACKER E PANETTONI
Perdono la fragranza ma sono ancora commestibili per un mese.
CAFFE’, TISANE E TE’
Il problema principale è solo la perdita di aroma (e di proprietà nel caso delle tisane).
PESCE SURGELATO
Si può mantenere ancora per un paio di mesi ma, non va mangiato crudo. Come tutti i prodotti surgelati, va scongelato in frigo per una notte e cucinato in giornata.
SALMONE AFFUMICATO
Non oltrepassare il termine di scadenza (meglio, anzi, anticiparlo un po’).
PASTA FRESCA CONFEZIONATA
Tiene ancora per 3-5 giorni; ma verificarne aspetto e odore prima di cuocerla.
Spero l’articolo vi sia piaciuto, alla prossima!